Bilancio di Stato per il 2025, approvato complessivamente, con l’astensione del PS.

Bilancio di Stato per il 2025, approvato complessivamente, con l’astensione del PS.

La proposta di Legge di Bilancio dello Stato (OE) per il 2025  è stata approvata nel suo complesso con i voti favorevoli dei due partiti che sostengono il Governo, PSD e CDS-PP, e l'astensione del PS.

 

Dopo due giorni di dibattito, l'Assemblea della Repubblica ha approvato la proposta dell'OE con i voti favorevoli del PSD e del CDS-PP, che sostengono il governo dell'Alleanza Democratica, l'astensione del PS e il voto contrario di: Chega, Iniziativa Liberale, Blocco Sinistra, Livre, PCP e PAN.

Il PS ha inoltre annunciato che si asterrà anche dal voto globale finale, previsto per il 29 novembre, garantendo la fattibilità del primo Bilancio dello Stato presentato dall'esecutivo di minoranza PSD/CDS-PP guidato da Luís Montenegro.

L'OE passa ora alla fase successiva, con il PS che si impegna a rendere il documento valido nel suo insieme, purché non vi siano cambiamenti profondi nel periodo 

di “especialidade”, essendo particolarmente preoccupato per il calo di IRC (per cui  si oppone). .

Il periodo più teso per il governo si verifica durante la “especialidade”, con i socialisti che aprono la porta al voto contro l'autorizzazione legislativa per le modifiche nel servizio pubblico, considerandola incostituzionale e criticando la mancanza di risposta del governo.

Il Governo ha lanciato un appello ai partiti affinché non si uniscano per formare coalizioni negative che “distorcono” il documento.

Nonostante i voti contrari in questa fase, alcuni partiti hanno annunciato che presenteranno proposte di emendamento.

Il ministro delle Finanze sottolinea che il margine per nuove misure è limitato, mantenendo come margine il surplus dello 0,3% previsto per il prossimo anno e segnalando che le nuove misure dovranno avere un impatto neutro, cioè essere compensate.

 

L’OE del 2025 cambia poco, in termini globali, rispetto all’OE del 2024, per quanto riguarda i numeri principali. Ciò è dimostrato dalla differenza tra le principali entrate e spese delle Pubbliche Amministrazioni preventivate a bilancio e le politiche che non variano.

La differenza è di appena -0,1 punti percentuali del PIL nel caso delle entrate e delle spese totali, mentre nel caso delle entrate fiscali, delle spese per il personale, dei consumi intermedi e degli investimenti (investimenti fissi lordi) la differenza è pari a zero.

Se l’attuale OE restasse in vigore nel 2025, il peso, in percentuale del PIL, di tali voci sarebbe intrinsecamente lo stesso rispetto a quanto previsto nel Bilancio dello Stato per il 2025.

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